Modernità e Olocausto

A 8 anni avevo l’amichetta del cuore che abitava nel mio stesso palazzo ed aveva la mamma tedesca. La mamma della mia amichetta ci leggeva sempre delle favole in italiano. Una sera dopo aver letto una storia io salutai alla nazista ed urlai “Er Fuhrer” quello che successe dopo fu molto penoso. Questa bella donna tedesca sbiancò e con le lacrime mi disse che loro non avevano mai avuto niente da spartire con i nazisti e mi cacciò fuori. Mentre scendevo le scale iniziai a piangere perché non capivo quello che voleva dire quella donna, quando raccontai quello che era successo a mia madre anche lei sbiancò. Ora mia madre non era una grande esperta di rapporti internazionali ma sapeva che fare ai tedeschi il saluto nazista non era consigliabile e quindi subito mi prese per mano e salimmo le scale. Bussò alla porta della mia amichetta e chiese scusa alla signora dicendo che forse avevo visto qualche film e che certe cose ai bambini devono essere spiegate. La signora disse che aveva esagerato e chiese scusa accarezzandomi la testa. Tutto sembrò finire lì.

Cazzo, mamma come volermi spiegare l’Olocausto a 8 anni? Io non saprei da dove iniziare, un po’ come l’11 settembre. Potresti dire che i tedeschi uscirono fuori di testa prendendo un acido? Non fu così mi dispiace. Potresti dire che gli ebrei avevano gravi malattie infettive e puzzavano? Ma non fu così. Potevi leggere il libro “Modernità e Olocausto” del sociologo Zygmunt Bauman? E forse capiresti che:

  1. L’Olocausto così com’è stato implementato e organizzato potevano farlo solo i tedeschi e mi dispiace dirlo alla mamma della mia amichetta ma i tedeschi avevano molto da spartire con i nazisti e bisogna aggiungere che visti i tempi in cui viviamo l’eredità del regime nazista è tutt’altro che morta;
  2. L’Olocausto è avvenuto anche per la cooperazione delle vittime;
  3. Il titolo il libro ha qualcosa di terribile infatti mettere vicino le due parole “Modernità” e “Olocausto” non è del tutto casuale. L’Olocausto così com’è avvenuto poteva avvenire solo nei tempi moderni grazie all’organizzazione e alla tecnica, la parola “tecnica” non è stata messa a caso. Senza un determinato livello di tecnologia le camere a gas non potevano farsi e senza l’organizzazione moderna tutto quell’ambaradan non si sarebbe mantenuto in piedi.
  4. E poi da pag. 229 inizi a capire tutto, e che cioè la crudeltà è correlata a certi modelli di interazione sociale molto più strettamente che a tratti della personalità o ad altre caratteristiche individuali di coloro che la commettono. L’origine della crudeltà è più sociale che legata al carattere. E certo che alcuni individui tendono ad essere crudeli se calati in un contesto che disarma le pressioni morali e legittima la disumanità.

Insomma questo dovrebbe essere un libro sull’Olocausto e invece è un libro sul genere umano, sulla modernità, sulla storia e cosa più importante sulla nostra atavica indole di nascondere la Verità.

5 pensieri su “Modernità e Olocausto

  1. Ci sono in giro verità (tremende) che riposano sotto sette strati di coscienza. Sollevarne uno ad uno può aiutare nella comprensione profonda.
    L’immagine di noi che ne deriva può essere destabilizzante, ma un po’ di (quello che tu chiami) ambaradan non guasta.

    (oggi ‘sti corvi neri svolazzano come matti sulla mia testa !!!)
    mfr

  2. non so… sollevare gli strati è sempre interessante, ma forse è solo pericoloso… forse siamo tutti delle belve e gli strati sono la civiltà – ammesso che valga qualcosa… mi viene in mente una cosa che ha detto un antropologo un po’ di tempo fa a una conferenza, ma non so perché mi viene in mente… diceva che la civiltà non è un sistema complesso, che il sistema del complesso è la natura e la civiltà serve a decomplessificare l’infinità di opzioni potenzialmente presenti nel vuoto di relazioni.

  3. è un gran libro quello di Bauman, una buona analisi anche se ovviamente parziale (lo integrerei almeno con Semelin “purificare e distruggere”, ma anche Goldhagen “peggio della guerra”, Zimbardo “l’effetto lucifero” e Milgram …..).
    certo, il tema è ampissimo.
    l’organizzazione specifica dell’Olocausto è probabilmente peculiare del carattere tedesco, ma non significa che altri massacri furono meno organizzati…
    il ruolo della modernità non è stato solo tecnico, ma anche sociologico: nel creare distanza tra carnefici e vittime, nello slegare lavoro ed effetti…

    1. Certo è parziale e io ho letto anche “La banalità del male” … l’organizzazione specifica dell’Olocausto è probabilmente peculiare del carattere tedesco, ma non significa che altri massacri furono meno organizzati … certo furono organizzati ma non con certi “risultati” … e cercherò d’integrare seguendo i tuoi consigli … grazie

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