Biglietto scaduto

Don’t let no small frustration
Ever bring you down
Just take a situation
And turn it all around

Lunedì 25 febbraio sono andata da un dottore oculista perchè negli ultimi tempi facevo fatica a mettere a fuoco. Porto gli occhiali da quando ho 6 anni, ho provato anche le lenti a contatto ma non sono per me. Mi hanno anche suggerito di operarmi per diminuire la gradazione ma anche dopo avrei comunque portato gli occhiali e quindi niente operazione, rimango così, con gli occhiali finchè muoio e per piacere nella cassa mettetemi tutte le montature anche quella con il nastro adesivo nero di quando avevo 8 anni.

L’oculista mi ha visitato, mi ha messo le gocce e poi ha detto “Cara signora dopo i quaranta inizia il declino e quindi la informo che dovrà cambiare la lente all’occhio destro”. Oddio, sono consapevole che dopo i 40 anni inizia il declino e cazzo me ne accorgo. Non si può bere più come una volta o mangiare determinati cibi perchè il fegato reclama per non parlare della schiena ma cazzo detto così mi è sembrata una “mazzata”.

Sono uscita dallo studio e ho pensato ad un libro. “Biglietto scaduto” di Romain Gary e il suo protagonista Jacques Rainier. La sua “mazzata” avviene quando incontra un conoscente e si rende conto di essere vecchio e anche vicino alla fine della vita sessuale con la sua giovane compagna. Si preoccupa e s’angoscia. Non è un libro allegro ma Romain Gary non ha niente di leggero e piacevole. Mentre guido per tornare a casa e credetemi quando dico che  con le gocce negli occhi non è una cosa semplice, penso che avrei ancora una decina d’anni per “spassarmela”. Se diventassi vegana camperei di più? Dovrei darmi al trucco-restauro, dovrei andare da un’estetista, dovrei ingoiare integratori per rallentare il declino, dovrei mettermi i tacchi e seguire la moda, dovrei tingermi i capelli, dovrei leggere più libri di benessere che narrattiva “deprimente” (vedi Romain Gary o Richard Yates), dovrei …  dovrei … Poi davanti al cancello di casa ho l’illuminazione. Perchè cazzo dovrei evitare quello che non si può evitare, perchè dovrei spendere soldi, perchè dovrei socializzare parlando di primer (ho impiegato tre giorni per capire cosa cazzo fosse e come si pronunciasse) o blush per nascondere la Verità? Perchè non posso convivere con il declino cercando di accettarlo per quello che è? Semplicemente la fine. David Foster Wallace non diceva che per vivere e resistere ci vuole consapevolezza? Cazzo e io sono tanto consapevole che mi rovino l’esistenza. Potrei iniziare fra una decina d’anni a “preoccuparmi”. Potrei farlo? No, non potrei farlo! Insomma sono consapevole che sto invecchiando e cazzo posso fare? Niente, trovo ridicole tutte l’eventuali soluzioni scritte sopra e quindi? Niente.

Sono rientrata a casa e ho visto il mio compagno davanti alla tv disperato perchè leggeva i risultati dell’elezione. Ecco anche in quel caso sono consapevole che vivo nel paese che si trova al primo posto della classifica dei PVS (paesi in via di sviluppo). E mi ritorna in mente di nuovo “Biglietto scaduto”, credo che il libro non parli solo della vecchiaia e di non fare più sesso ma anche della fine di un modo di vivere occidentale  e vi dico anche di più, il libro ha una possibile soluzione e fortunatamente non è nel gruppo e nella socializzazione la salvezza. Ora volete sapere la soluzione di Gary? Mi dispiace, ripeto, io non rendo la vita semplice a nessuno anzi cerco di renderla insopportabile.

http://www.youtube.com/watch?v=mXsmyLtpxlA&list=AL94UKMTqg-9BuJdx0CA2gaOmN6P5FB4Ov

8 pensieri su “Biglietto scaduto

  1. Beh, mi tocchera’ leggere anche questo. Intanto, ti faccio i complimenti per come ridi in faccia al tempo che passa, che piangere e barare son cose da piccoli uomini (e donne). Brava, davvero.

  2. Fai bene a leggere anche questo. Piangere perchè devo morire? E perchè? E’ l’unica cosa sicura che esiste nei miei progetti futuri 🙂 . Barare? Non mi appartiene e forse per questo non ho fatto carriera. E comunque grazie e ti ringraziano anche i miei capelli orgogliosamente bianchi (pochi ma ci sono)

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