Comma 22 : «Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo.»
Frase scritta su un muro in Kossovo : “Qui chi non impazzisce, non è normale”
Un lettore ossessivo-compulsivo conosce le liste dei libri consigliati a memoria e un lettore ossessivo-compulsivo le confronta e nota che il libro Comma 22 di Joseph Heller è presente in qualsiasi lista del mondo e quindi vuole leggerlo, per un lettore ossessivo-compulsivo malato anche di letteratura postmoderna diventa un ordine divino. Il lettore va in biblioteca e lo prende. In inglese la parola Catch si traduce Trappola, in italiano Comma ha un altro significato, potrebbe già far capire al lettore dove andrà a parare il libro insomma “trappola” e “comma” sembrano andare d’accordo o no?
Il libro è ambientato durante la II seconda guerra mondiale sull’isola di Pianosa dove un gruppo di aviatori statunitensi è d’istanza e dove ogni tanto partono in formazione per bombardare, alcuni aerei non tornano, siamo in guerra mica in gita. Piccola curiosità, lo scrittore fece parte di un equipaggio su un aereo durante la II guerra mondiale proprio nel Mediterraneo. Avete qualche film di guerra sull’aviazione? Ecco, l’equipaggio di un bombardiere B-25 Mitchell era composto da cinque persone e il nostro giovanissimo Heller era un puntatore cioè uno che spara dall’aereo e anche il protagonista del libro, Yossarian, è un puntatore.
Ma perché questo libro è definito il libro che da la stura alla letteratura postmoderna? La risposta è nella struttura del libro. I capitoli sono messi disordinatamente e il lettore viene spostato avanti e dietro nello spazio e nel tempo (succede anche a chi vede il Doctor Who insomma il libro è come il TARDIS quindi anche il Dottore è postmoderno … questo però l’avevo già intuito). La confusione è conseguenza della mente di Yossarian e di un particolare evento tragico che è rimasto incollato nel povero cervello di un puntatore in guerra.
Yossarian sembrerebbe pazzo ma alla fine è quello più logico nei suoi comportamenti e attorno a lui s’intrecciano i vari personaggi, uno più fuso dell’altro.
Il lettore potrebbe pensare che sia la versione “allegra” della guerra ma non è così e questo si capisce attraverso il personaggio Milo che ha creato una vera e propria rete commerciale anche con i nemici (li bombarda ma poi stringe accordi commerciali, non pensate a niente?) pur di ingentilirsi i superiori, non andare su un fottuto bombardiere e fare soldi. Lo si capisce mentre parla Milo che Heller descrive la società capitalistica dove non si capisce un cazzo, compro là e vendo qua, prendo questo e svaluto quello, fai un mutuo subprime anche sei non puoi ripagarlo, compra azioni che domani le rivendi e guadagni, facciamo una guerra per movimentare la domanda e l’offerta. Tutto diventa profitto e quando il profitto non arriva si fa pagare i contribuenti e io penso all’incendio della Grenfell Tower perché? L’incendio è avvenuto perché il municipio non ha voluto comprare dei rivestimenti antincendio idonei alla torre per soli cinquemila euro ma perché mai? Saranno senza soldi? No, il bilancio è in attivo. Dai è chiaro, nella torre vivono dei poveri in una zona di ricchi che si lamentano sempre, loro non portano voti mentre i ricchi se li fai risparmiare i voti vedono come li portano e poi cazzo comprano le azioni!!
Charles Dickens in Tempi difficili scriveva che l’uomo veniva visto come MANI ed eravamo all’inizio della Rivoluzione Industriale e ora? Ora siamo soldi o meglio siamo contribuenti e quando non puoi contribuire vai in guerra perché così difendi il tuo fottuto paese insomma devi fare la tua parte e se fai il pazzo per non andare alla guerra (lo diceva sempre mia nonna e ci prova anche il povero Yossarian) ti fottiamo noi, stai tranquillo!!! Un modo per fotterti prima o poi lo troviamo anche farti morire in un incendio.
Che belli i posti con le biblioteche!
Che belli i posti con le biblioteche e la frase sarebbe tua se aggiungessimo “da fuori” 😉
….o in un ospedale.
Sulla scia di Progetto felice ho messo da parte i manuali e preso i romanzi ho sul comodino e nella borsa mare : la guerra dei rosea, death on the nile, il cinquantunesimo stato Romeo e Giulietta e sogno di Sheakspeare illustrato da rackam ne hai letto qualcuno ? Sei un appassionata di guerre, sai se ci sono libri sulla nave Zeffiro ?
Non mi sento una grande appassionata dei libri sulle guerre però i film sì quelli mi piacciono tanto! Dei libri che stai leggendo o dovrai leggere nessuno 🙂 Buon letture
A proposito di guerre e di aviazione c’è un altro romanzo americano sul tema, purtroppo quasi introvabile “A prova di errore” di Burdick e Wheeler. Sidney Lumet ne trasse un film cult. Stavolta la guerra non scoppia per motivi commerciali, ma per un tragico guasto dell’elaboratore elettrronico che stabilisce se, quando, come e dove deve colpire una squadriglia di bombardieri atomici. Inquietante.
Posso trovare il film in qualche biblioteca peró ti pare??
Certo, ma anche il libro. Io l’ho trovato su e bay.
Allora cerco… Grazie
Ho trovato il film!! Evvai
Hai proprio ragione, questo è il classico libro che prendo sempre in mano quando vado in libreria, lo sfoglio, leggo la trama, penso “Prima o poi devo leggerlo” e poi lo poso.
Prima o poi lo leggerò… ogni libro avrà il suo momento. Spero.
Certo che ogni libro ha il suo momento. L’unico libro che ho rinunciato a leggere è Ulisse di Joyce quello no!!! Eppure il mio amico dai capelli rossi ha suggerito di leggerlo a pezzi ma si può leggere un libro a pezzi? Mah